Giordania
La terra senza petrolio
Giordania
Il mio viaggio in questa terra nasce da due anni di pandemia, due anni dove il mondo si e’ fermato ed e’ assolutamente cambiato. Per tale motivo questa esperienza ha assunto di certo un significato ancor più speciale. Non potrò mai dimenticare lo stupore notturno di fronte al tesoro di Petra con dentro la mia testa la fatidica scena di Indiana Jones nel tempio maledetto. Certo vedere il giorno dopo, dei tedeschi che fanno il trenino bendati e guidati da un locale con la musichetta di Indiana Jones …un po’ ha rovinato il tutto!!
I giorni a Petra hanno rappresentato il fulcro del viaggio con le sue valli, percorsi scoscesi, con la bellezza della Piccola Petra e con quel muoversi tra tesori, beduini e rovine ricche di secoli di storia. Valli e viste mozza fiato che hanno ridato equilibrio ad un corpo da troppo tempo fermo e spaventato.
Ritrovarsi tra terre pericolose (Israele, Iraq, etc) e non sentire il minimo rischio, vedere il fiume dove è stato battezzato Gesù, galleggiare nel Mar Morto e visitare i castelli del deserto, hanno lentamente ridato linfa alle storie della mia mente. Terre ricche di monumenti, colonne, templi e reperti che nulla hanno da invidiare alla nostra Sicilia.
Il Wadi Rum infine è la parte decisamente più affascinante della Giordania con le sue stelle, con le sue dune sabbiose e montagne rocciose, con le sue tende abitate dove bere caldi tè e con angoli unici dove fermarsi ad ammirare indimenticabili tramonti.
Torno in Italia dopo che un tizio con la felpa di superman mi fa un improvvisato tampone credo nucleare più che molecolare e dicendomi dopo un giorno che grazie a tutto l’humus e ai tè alla menta bevuti non ho contratto il covid in Giordania, e soprattutto alla terza dose fatta prima di partire.
Scrivimi
Invia un messaggio tramite il modulo contatti
Contattami
Contattami mediante la modalità a te più comoda
Phone - WhatsApp
Email - PEC
michele.cannavo@pec.it
Social
Seguimi sui social per ricevere novità